Licenziati. Da oggi sono senza lavoro alcuni lavoratori lucani della ditta Tucam di Matera che opera nel centro oli di Viggiano e rientra tra le aziende dell’indotto Eni che fanno riferimento al cosiddetto contratto di sito. Dura la presa di posizione dei sindacati confederali. Cgil Cisl Uil di Potenza parlano di “comportamento vergognoso” e avanzano il sospetto che l’azienda voglia rimpiazzare i lavoratori licenziati con lavoratori provenienti da altre regioni.
Si apre dunque un nuovo fronte sindacale nella tormentata valle del petrolio, proprio alla vigilia del tavolo che si terrà in Regione mercoledì prossimo sulla piattaforma messa a punto dai sindacati su occupazione, salute e salario. “Fermo restando le responsabilità dirette delle aziende – mettono in guardia le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil – anche la Regione dovrà chiarire da che parte sta: con i lavoratori o con chi li licenzia?”. Intanto al centro oli tra i lavoratori e i delegati sindacali serpeggia un clima di delusione e amarezza per licenziamenti “del tutto ingiustificati rispetto alla mole di lavoro, con evidenti ricadute negative sulle condizioni di sicurezza”.
Cgil, Cisl e Uil di Potenza auspicano “una soluzione rapida e positiva della vicenda” e rivendicano “il reinserimento dei lavoratori licenziati”, invitando le aziende che operano nell’indotto Eni a “rispettare gli accordi sottoscritti e gli impegni assunti verso i lavoratori e verso la comunità locale”.