La Cisl del futuro sboccia da idee e scelte di oggi. Un tema, quello scelto per le conferenze programmatiche e organizzative, che suona come una sfida per costruire il sindacato del futuro. Oggi è toccato alla Cisl lucana celebrare questo importante appuntamento, occasione per riflettere sul lavoro fatto e per gettare le basi della Cisl dei prossimi anni. Dinanzi ad una folta platea di quadri, dirigenti e delegati cislini il segretario generale Nino Falotico, in apertura dei lavori ha condannato la macchina del fango messa in moto contro la Cisl. “Non ci siamo fatti intimidire attuando la macchina del fare perseguendo senza tentennamenti la strada della trasparenza”. Una relazione orgogliosa, quella di Falotico, che ha passato in rassegna tutte le questioni che affollano l’agenda sindacale lucana. Parlando della ripresa ha detto che “è in gran parte dovuta a fattori esterni, ma è ancora debole per recuperare la ricchezza persa negli anni della crisi”.
Fisco, pensioni, contrattazione le priorità di un sindacato che vuole rafforzare il proprio ruolo di protagonista sociale. Dentro questo scenario contraddittorio si apre un grande spazio d’azione per il sindacato, “un sindacato sempre più vicino ai lavoratori e alla prima linea dei delegati dentro le aziende”, ha rimarcato Falotico. “Il quadro che abbiamo di fronte ci propone scenari nuovi ed è fondamentale capire che davanti ai cambiamenti bisogna essere in grado di rivedere le modalità della nostra azione”. “La conferenza organizzativa è un’opportunità da utilizzare in tale senso per rafforzare la presenza nei luoghi di lavoro e sul territorio. È su questo obiettivo che bisogna indirizzare le risorse, quindi investire per formare operatori zonali, aziendali e dei servizi”.
Di tenore assai propositivo gli interventi dei tanti delegati che hanno arricchito con spunti e riflessioni il dibattito della conferenza, interventi caratterizzati da un leit motiv comune: investire sulla prima linea sindacale. Il segretario generale interregionale, Giulio Colecchia, ha sottolineato la necessità di creare connessioni tra le regioni del Sud, in particolare sulla programmazione delle risorse comunitarie, “perché da soli – ha ammonito – non si va da nessuna parte”. Colecchia ha inoltre annunciato un grande evento sul Mezzogiorno il 16 ottobre a Bari con Annamaria Furlan.
I lavori della conferenza sono stati chiusi dalla segretaria organizzativa nazionale Giovanna Ventura, per la prima volta in Basilicata. “Il futuro sarà multiculturale e di generazioni che sono poco rappresentate dalla Cisl, serve una vera politica dei quadri”. Parlando di Fiat, Ventura ha detto che “quello che sta avvenendo a Melfi è merito della Fim e della Cisl, se c’è qualcuno che ha sofferto il merito di quelle scelte, se a Melfi si assumono duemila giovani e riaprire Mirafiori, quelli siamo noi, dobbiamo saper fare marketing sindacale e vendere i risultati della nostra azione sindacale, per questo abbiamo investito sui social media”. Da Ventura è arrivato un no secco al governo Renzi su rappresentanza e modello contrattazione, ribadendo che “si tratta di materia di competenza delle parti sociali. Con il salario minimo – ha ammonito la segretaria della Cisl – finisce la contrattazione”.