Lab, Gambardella replica a Cgil e Uil su stabilizzazione precari

Il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, bolla come “un’infelice mistificazione” la nota diramata dalle federazioni del pubblico impiego di Cgil e Uil contro la posizione espressa dalla Cisl nei giorni scorsi sull’operato della Lab. “Parlo di mistificazione – spiega Gambardella – perché la Cisl non ha affatto attaccato i lavoratori dell’agenzia, ma, al contrario, chiede che siano valorizzate tutte le risorse umane impiegate dalla Lab, sia il personale a tempo indeterminato, sia il personale precario ex provinciale che, per ragioni incomprensibili, è stato messo alla porta, facendo perdere all’agenzia professionalità aggiuntive che sarebbero utili al conseguimento dei suoi obiettivi”.

“Tale mistificazione – continua il sindacalista – può essere spiegata o con una lettura superficiale della nostra posizione o, peggio, con finalità strumentali al perseguimento di altri e non ben chiari obiettivi. In questa circostanza i fatti parlano da soli: il direttore Fiore ha promesso durante un incontro con, tra gli altri, una delegazione unitaria di Cgil Cisl Uil che era in grado di partire con il reddito minimo immediatamente, promessa che al momento non trova riscontro tra le migliaia di persone che attendono da anni l’avvio del programma. Scaricare adesso ogni responsabilità sui Comuni per i ritardi è un’ulteriore mistificazione in quanto era compito dell’agenzia assicurare alle amministrazioni locali, notoriamente oberate da una grande mole di impegni, il necessario supporto nella messa a punto dei progetti”.

“La nota di Cgil e Uil – conclude il segretario della Cisl – ha però un indiscutibile quanto involontario merito: dà atto alla Cisl di aver sollecitato un potenziamento dell’agenzia attraverso la stabilizzazione del personale precario specializzato per consentire alla Lab di espletare con tempestività e accuratezza i propri compiti istituzionali”.

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