La situazione dei consorzi industriali è stata al centro, ieri a Potenza, della prima riunione del nuovo coordinamento industria della Cisl Basilicata, luogo di confronto ed elaborazione di proposte di politica industriale fortemente voluto dal nuovo gruppo dirigente del sindacato guidato da Enrico Gambardella. “In questa prima fase preliminare – ha spiegato il segretario generale aggiunto della Cisl, Giuseppe Amatulli, a margine dell’incontro – stiamo mettendo a fuoco i punti di forza e i punti di debolezza del tessuto industriale lucano. Si tratta di un lavoro preparatorio finalizzato in prospettiva alla messa a punto di proposte credibili per il rilancio delle piccole e medie imprese locali e per attrarre nuovi investimenti produttivi nella nostra regione”.
“La scelta di partire dai consorzi industriali – aggiunge Amatulli – è dettata dal fatto che questi organismi dovrebbero essere sulla carta le interfacce tra il territorio e il mondo imprenditoriale, ruolo che nella nostra regione non sempre è stato svolto con la dovuta efficacia ed efficienza, come dimostra la travagliata esperienza consorzio industriale di Potenza”.
Dal coordinamento industria della Cisl arriva un sostanziale via libera all’ipotesi del consorzio industriale unico regionale, ma con alcuni paletti: “Il consorzio unico è un’ipotesi praticabile, anche in ragione del limitato bacino territoriale – ha spiegato il segretario della Cisl – purché non diventi un semplice amministratore di condominio che si preoccupa periodicamente di sfalciare l’erba o di rattoppare la precaria viabilità delle aree industriali”.
Per Amatulli “va esaltata la natura consortile di questi enti mettendo insieme tutte le espressioni del territorio: imprese, sindacati, enti locali, centri di ricerca, scuole e università. La nostra idea di consorzio è quello di un soggetto attivo e partecipato che offre servizi a valore aggiunto alle imprese facilitandone l’insediamento e gli investimenti, una struttura snella in grado di essere punto di riferimento e di semplificare la vita alle aziende”.
Il leader della Cisl lucana, Enrico Gambardella, concludendo i lavori del coordinamento, ha detto che “in un mondo dominato dalla tecnologia anche in consorzi devono diventare 4.0 e giocare la carta dell’innovazione, delle competenze e dei servizi evoluti, perché è su questi valori immateriali, sulla capacità di fare network e di offrire un ambiente ricco di connessioni e opportunità di sviluppo che si gioca la competitività industriale di un territorio”.