“I dati diffusi oggi sui beneficiari del reddito di inclusione confermano che l’emergenza sociale è la prima e più importante delle priorità per il nuovo parlamento”. Lo ha detto stamane il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella. “Al momento, stando ai dati diffusi, solo la metà dei potenziali beneficiari è oggi raggiunto da una qualche misura di sostegno al reddito, sia nazionali come Rei e Sia che regionali come il reddito minimo di inserimento. Si tratta ora di armonizzare le varie misure con una misura realmente universale per evitare disparità di trattamento e completare l’edificio con adeguate politiche attive per il lavoro”.
Per Gambardella “l’erogazione di un sussidio senza una rete di servizi diffusi sul territorio in grado di restituire le persone alla vita attiva attraverso il lavoro risolve solo una parte del problema. Ecco perché come sindacato continuiamo ad insistere sulla necessità di mettere in campo vere politiche attive per un concreto inserimento lavorativo delle fasce sociali più deboli mettendo in rete tutte le istituzioni coinvolte, Comuni, Regioni, scuola, formazione professionale, terzo settore, etc. La recente approvazione del piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà va nella giusta direzione ma le risorse stanziate, pari a 300 milioni di euro, sono ancora insufficienti”.
“Oggi la priorità, dunque, non è smantellare per ragioni ideologiche quanto di buono è stato fatto finora, ma portare a pieno regime il Rei con più risorse e più servizi per un più efficace lavoro di contrasto e prevenzione di ogni forma di esclusione sociale. In tal senso, non appena il piano nazionale riceverà il definitivo via libera dalla conferenza unificata – conclude il segretario della Cisl – bisognerà procedere rapidamente ad attivare un largo confronto tra giunta e parti sociali per la definizione del piano regionale”.