“L’attuazione del percorso individuato dalla giunta regionale, d’intesa con Cgil, Cisl e Uil per i beneficiari di fascia A del reddito minimo di inserimento, che per tre anni saranno interessati ad attività lavorative con il contratto idraulico-forestale, segna una tappa storica a coronamento di un nostro impegno che dura da anni. Per noi – dichiarano in una nota Cgil, Cisl e Uil di Basilicata – è un inizio importante che potrà nel tempo dare risposte, non solo agli attuali 570 lavoratori di questo anno che supereranno i 1.200 nel prossimo anno, ma alla messa in garanzia del territorio della nostra regione”.
“C’è bisogno di dare centralità alle politiche forestali che sono anche politiche ambientali, paesaggistiche e turistiche. È un patrimonio che deve essere curato come risorsa e per far questo dobbiamo uscire dalla gestione emergenziale, che è quella predominante degli ultimi 20 anni e che rappresenta la vera criticità per i circa 4.700 lavoratori interessati”.
“È giunto il momento di parlare con chiarezza di una forestazione che può e, a nostro parere, deve diventare un vero e proprio motore dell’economia della nostra Regione immettendo nuove unità di lavoro come nel caso dei beneficiari del reddito minimo di inserimento ai quali si ridà piena dignità sociale di lavoratori. La grande utilità dell’impiego degli addetti idraulico-forestali, inoltre, si registrerà con la manutenzione idraulica della viabilità delle due province lucane, oltre a quella dei comuni coinvolti e nella sistemazione del verde pubblico e decoro urbano”.
“Solo con misure specifiche, tarate sulle caratteristiche dei destinatari, sarà possibile fare in modo che il reddito minimo non diventi un mero ‘ambito di attesa’ o, peggio, di assistenzialismo, dando invece la possibilità a lavoratori espulsi dal ciclo produttivo di rientrare sul mercato del lavoro e maturare anche i contributi necessari alla pensione. Cgil, Cisl e Uil vigileranno perché le attività nel settore idraulico forestale per interventi mirati alla tutela del patrimonio forestale pubblico, al contenimento del rischio idrogeologico e alla messa in sicurezza dei territori, siano adeguatamente finanziate con le risorse delle Intese già sottoscritte con Mise e Mef, e perché il nuovo governo mantenga gli impegni superando ogni problema di copertura finanziaria”.