Nell’incontro che si è tenuto oggi al ministero dello Sviluppo economico, alla presenza del ministro Luigi Di Maio, i sindacati hanno rivendicato l’attivazione immediata della cassa integrazione per i 694 dipendenti della Blutec con l’obiettivo di accompagnare il piano industriale ed evitare i licenziamenti in considerazione del fatto che il 31 dicembre 2018 si esauriscono gli ammortizzatori. In Basilicata sono interessati circa 30 lavoratori impegnati nei due stabilimenti di Tito e Melfi. Occhi puntati dai sindacati sul progetto Doblò elettrico e ibrido, che dovrebbe garantire, secondo quanto affermato da Blutec, la partenza della produzione entro dicembre e la conseguente occupazione di circa 250 dipendenti. La restante parte del piano industriale, che secondo la direzione Blutec dovrà dare risposte occupazionale alla totalità dei lavoratori, deve ancora trovare realizzazioni concrete nel prossimo periodo e l’azienda si è impegnata entro dicembre a dare maggior riscontro.
“Abbiamo preso positivamente le disponibilità del ministro del Lavoro di dare risposte concrete sia alla richiesta di cassa integrazione che l’azienda presenterà, sia alle richieste avanzate sul fronte pensionistico di alcuni lavoratori, che pur avendo i requisiti per il lavoro usurante, a tutt’oggi non hanno trovato una risposta – ha spiegato al termine dell’incontro il segretario nazionale della Fim, Ferdinando Uliano – Queste risposte sono importanti, ma prioritaria è la concretizzazione del piano industriale, che ancora non trova completa realizzazione e soprattutto non dà una completa risposta al problema occupazionale. Verificheremo come sindacato nei prossimi giorni gli impegni che l’azienda ha comunicato al tavolo ministeriale in merito a nuove attività, in particolare con Samsung e con Fca”.
Sindacati preoccupati per la restituzione a Invitalia dei 21 milioni di finanziamento, operazione necessaria per dar luogo poi successivamente al nuovo contratto di sviluppo capace di finanziare la restante parte del piano industriale. Nell’incontro si è anche affrontato il problema della cessione di ramo d’azienda che Blutec ha attivato nel mese di luglio unilateralmente per gli altri stabilimenti italiani per le attività di stampaggio e lamiere. L’azienda ha confermato l’interessamento di altri soggetti imprenditoriali che a tutt’oggi non hanno però concretizzato. Una situazione quest’ultima che desta ulteriori preoccupazioni e che i sindacati hanno fatto presente anche al ministro Di Maio. Nei prossimi giorni verrà comunicato alle parti sindacali la data del prossimo incontro al ministero.