Domani al via l’XI congresso regionale della Cisl

Parte domani, venerdì 12 aprile, al Giubileo Hotel di Rifreddo-Pignola (PZ), la due giorni dell’XI congresso regionale della Cisl. I lavori inizieranno alle 15,30 con la relazione introduttiva del segretario generale Nino Falotico. Intorno alle 16,30 è previsto l’intervento di Raffaele Bonanni. Il congresso riprenderà nella mattinata di sabato, 13 aprile, e si concluderà con l’intervento del segretario organizzativo nazionale Paolo Mezzio e l’elezione degli organi statutari per il prossimo quadriennio. Nel corso della prima giornata sarà trasmesso un breve filmato con alcune testimonianze di lavoratori in mobilità, esodati e precari. Il congresso confederale conclude la stagione dei congressi della Cisl che ha visto impegnati circa 2.500 delegati in rappresentanza di 51 mila iscritti.

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Il tema scelto per questo appuntamento congressuale è “Oltre la crisi: insieme nella fabbrica del nuovo”, tema che Falotico spiega così: “La fabbrica del nuovo è la metafora dei cambiamenti che stanno attraversando la società contemporanea, con il loro carico di incertezze e aspettative, ma è anche un invito a coltivare la speranza per un futuro migliore, come ci invita a fare Papa Francesco”.

Al centro del dibattito congressuale, il tema della crisi economica, il dramma della disoccupazione, nonché le rivendicazioni della Cisl per andare oltre la crisi, a partire da una politica industriale e fiscale che sappia rilanciare il mondo della produzione e da politiche del lavoro orientate alla creazione di nuova occupazione, con un occhio di riguardo ai giovani e alle donne.  L’XI congresso della Cisl lucana segna anche l’avvio di un profondo processo di rinnovamento dei quadri dirigenti e getta le basi dell’auto-riforma organizzativa avviata a livello nazionale da Raffaele Bonanni. “Anche il sindacato – sostiene Falotico – è chiamato a fare proprio il cambiamento e a mutare pelle, tenendo però fermi i principi e i valori ispiratori, con un obiettivo strategico: rafforzare la propria presenza nei luoghi di lavoro e nei territori valorizzando il lavoro della cosiddetta prima linea. È una sfida – conclude il segretario della Cisl lucana – che ci impone il presente che viviamo, il futuro che dobbiamo costruire e la nostra stessa storia”.

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