La persistente situazione di emergenza sanitaria ha reso necessaria l’estensione a tutto il territorio nazionale delle misure di cui all’art. 1 del Dpcm 9 marzo 2020, nonché l’adozione del Dpcm 11 marzo 2020. Con la Direttiva n. 2/2020 il Ministro della Funzione Pubblica ha inteso fornire nuovi indirizzi operativi alle Amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1. comma 2 del D.Lgs 165/2001, al fine di garantire uniformità e coerenza nei comportamenti del datore di lavoro per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro.
La Direttiva n. 1/2020 ribadisce che le misure adottate, pur finalizzate a ridurre la presenza dei dipendenti negli uffici, non pregiudicano lo svolgimento dell’attività amministrativa da parte degli uffici pubblici; nelle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1. comma 2, del DLgs 165/2001 la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa è il lavoro agile (anche in deroga a quanto stabilito dall’art. 14 della Legge 124/2015) limitando la presenza del personale ai soli casi in cui sia indispensabile per le attività da svolgere.
Per le attività che per loro natura non possono essere oggetto di lavoro agile le Amministrazioni nell’ambito del loro esercizio datoriale potranno adottare strumenti alternativi quali: la rotazione del personale, la fruizione di congedi, la banca ore o le ferie pregresse. Viene reiterata la previsione che ogni forma di riunione venga svolta con modalità telematica o tale da assicurare il necessario distanziamento, anche nei servizi mensa.
Vengono dettate ulteriori misure di prevenzione e informazioni quali il ricorso alle modalità telematiche per le attività di ricevimento del pubblico o di erogazione diretta dei servizi al pubblico al fine di evitare la presenza fisica e gli assembramenti.
Si garantisce la fornitura di strumenti necessari per l’igiene e la pulizia della cute e, ove l’autorità sanitaria lo prescriva, la fornitura di guanti e mascherine, inoltre le Pubbliche Amministrazioni, utilizzando gli strumenti telematici di comunicazione interna, continueranno a tenere aggiornati i lavoratori sulle ulteriori misure di prevenzione personale dettate dal Ministero della Salute.
La Regione Basilicata negli scorsi anni, anche grazie ai Fondi Strutturali ha investito molte risorse nel processo di informatizzazione, di digitalizzazione e dotazione di strumentazioni informatiche, lo smart working ed il telelavoro sono la sfida dell’organizzazione del lavoro del futuro della PA e non solo, sarebbe un peccato non vivere questo difficile momento storico come una grande opportunità di modernizzazione dei servizi pubblici locali in un territorio come quello lucano che può sopperire alle sue criticità strutturali grazie ad un uso esteso delle tecnologie.
È il momento di mettere a frutto, per il bene dei lavoratori e per il bene dei diritti dei cittadini di avere una P.A efficiente, gli investimenti fatti in tecnologia e che necessitano solo di una attenta regia regionale per la messa a sistema del lavoro agile per garantire servizi essenziali omogenei su tutto il territorio regionale.
In queste ore infatti stiamo assistendo ad una confusione organizzativa per cui alcuni dirigenti non esercitano funzioni direttive chiare verso i funzionari e non si adoperano a mettere in atto quanto disciplinato dalle indicazioni della Funzione Pubblica soprattutto per quanto riguarda le ferie ed il lavoro agile. Siamo davanti ad una sfida o usare questo tempo per metterci al pari del livello organizzativo della media delle regioni italiane oppure perdere questa opportunità e scivolare verso una arretratezza organizzativa dei servizi.
Siamo speranzosi che tutta la Pubblica Amministrazione lucana sarà fiera e capace di accogliere questa sfida organizzativa per il suo futuro, perché in una regione con numeri esigui in termini di popolazione è assolutamente possibile esercitare una capacità di coordinamento e di omogeneità dei servizi su tutto il territorio regionale.
Giuseppe Bollettino
Segretario generale della Fp Cisl Basilicata
Luana Franchini
Segretaria regionale della Cisl Basilicata
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