Cavallo (Fai): “Occhio ai falsi modelli per indennità agricola prevista dal decreto Cura Italia”

Da alcuni giorni stanno circolando falsi modelli per richiedere l’indennità di 600 euro prevista dall’articolo 30 del decreto “Cura Italia” per i lavoratori del settore agricolo a tempo determinato. A denunciarlo è il segretario generale della Fai Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, che invita i lavoratori interessati a “non uscire di casa per mettersi alla ricerca di tali modelli messi in giro da pseudo sigle sindacali e patronati che sfruttano la buona fede delle persone”. La norma prevede che agli operai agricoli a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro. L’indennità è erogata dall’Inps, previa domanda, nel limite di spesa complessivo di 396 milioni di euro per l’anno 2020. “Al momento l’Inps non ha ancora pubblicato il modello per l’accesso a questo beneficio, pertanto i fac-simile che stanno circolando in questi giorni – mette in guardia il segretario della Fai Cisl – sono del tutto falsi e hanno come unica finalità quella di carpire i dati dei lavoratori per spericolate operazioni di proselitismo. Inoltre, la corsa al modello sta inducendo molte persone a uscire di casa, col risultato di aumentare il rischio di assembramenti e quindi di contagio. In queste ore – conclude Cavallo – stiamo lavorando con l’istituto di previdenza per individuare una modalità semplice e soprattutto sicura per presentare la domanda”.

Vincenzo Cavallo

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