Pieno sostegno allo sciopero dei lavoratori della scuola arriva dal segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, che fa proprio il grido di allarme lanciato dai sindacati di settore contro le misure varate dal governo, ritenute insufficienti e controproducenti. “Sul reclutamento degli insegnanti e sulle risorse per la ripresa delle attività a settembre in piena sicurezza le decisioni del governo sono sbagliate”, commenta Gambardella, aggiungendo che “c’è il rischio di una paralisi completa del sistema se non si porranno i dovuti correttivi. Registriamo una situazione di confusione che rischia di consegnarci un nuovo anno scolastico problematico al pari di quello che si sta concludendo. Sul reclutamento degli insegnanti – continua il segretario della Cisl lucana – il governo ha fatto una scelta che avrà come inevitabile corollario un ulteriore aumento della precarietà, male storico della scuola italiana. A questo si aggiunge il fatto che le risorse stanziate per la messa in sicurezza delle scuole in vista del nuovo anno scolastico sono, a parere non solo dei sindacati, inadeguate”.
“Se la scuola deve essere una delle priorità per la ripartenza del paese – aggiunge Gambardella – è necessario un cambio di registro che metta l’intero sistema nazionale e regionale della formazione al centro di una ambiziosa strategia di rigenerazione del paese. Va in questa direzione il documento di proposte che come Cisl Basilicata abbiamo elaborato come base di un confronto con la Regione da tradurre in misure concrete. La sfida che attende la filiera della conoscenza – conclude il segretario della Cisl – è di accompagnare i processi di cambiamento tecnologico e organizzativo che l’emergenza Covid-19 ha amplificato e accelerato. Non farlo significherebbe condannare il paese alla marginalità economica”.