“Il piano nazionale per la ripartenza da sostenere con le risorse previste dal recovery fund per essere realmente efficace deve agganciare il Mezzogiorno e ricucire i divari sociali e territoriali aggravati dalla pandemia”. Questo il messaggio che il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, ha lanciato da Roma dove ieri sera si è tenuta la notte per il lavoro, iniziativa promossa da Cgil, Cisl e Uil per chiedere al governo misure in favore del lavoro e della giustizia sociale. “Le più autorevoli analisi mostrano un quadro dove le disparità sociali sono aumentate a causa dell’emergenza sanitaria e del conseguente blocco delle attività produttive. Gli effetti del virus hanno colpito i ceti già fragili aggravandone la marginalità sociale, ne deriva che una strategia per la ripartenza non può prescindere dal sostegno dei ceti più deboli e dalla loro inclusione nel mercato del lavoro”.
Per Gambardella “allo stesso tempo occorre intervenire sui ritardi storici che il Sud ha accumulato nel corso dei decenni, spesso per responsabilità di classi politiche distratte da altre priorità, e sull’isolamento delle aree interne del paese, rese ancora più marginali dalla crisi pandemica. In tal senso, l’ammodernamento delle reti materiali e immateriali e lo sviluppo di nuove attività produttive rappresentano la premessa per frenare lo spopolamento e invertire la curva demografica”. Secondo il segretario della Cisl “il recovery fund rappresenta una formidabile sfida anche per la pubblica amministrazione che necessita di un piano di modernizzazione e assunzione di nuove professionalità con l’obiettivo di aumentarne la capacità programmatoria e di progettazione degli interventi nei territori, nonché di risposta ai bisogni delle persone”.