“Lo scorso lunedì abbiamo salutato la decisione del presidente Bardi di continuare con la didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado, comprese quelle dell’infanzia, come una decisione, per quanto assunta tardivamente, comunque basata sul buon senso. Il tempo di un pomeriggio risultava, per noi, assolutamente insufficiente per affrontare un tema così delicato e complesso, trascurato nelle due settimane di lockdown precedenti”. È quanto dichiara il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella. “Abbiamo valutato il grande rischio di una decisione affrettata in considerazione che una tale disposizione avrebbe comportato, dalla sera per il mattino successivo, il rientro immediato di tutto il personale scolastico e soprattutto degli studenti. Abbiamo considerato la scuola in quel momento impreparata ad un’apertura così improvvisata e repentina perché non tutti gli istituti scolastici erano pronti. Inoltre, la campagna vaccinale del personale scolastico non è stata completata e molti istituti della regione risultano ancora scoperti, come accade nella quasi totalità dei plessi scolastici del lagonegrese, tanto è vero che gli stessi sindaci della zona nei giorni scorsi avevano lamentato questa grave carenza”.
“A nostro avviso – continua il segretario della Cisl – la maggior parte degli istituti dovrà essere ulteriormente sanificato e bonificato, mentre potrebbe fornire ulteriori prospettive di continuità didattica fino a fine anno scolastico la programmazione di una diffusa campagna periodica di tamponi rapidi per gli studenti e i bambini a partire dalla prossima riapertura. Abbiamo già detto che questo è il momento delle decisioni e se una decisione razionale, anche se arrivata con notevole ritardo, è stata presa, ora bisogna continuare e utilizzare al meglio questa che dobbiamo considerare tutti come una semplice e breve sospensione per preparare la riapertura garantendo la sicurezza degli studenti e del personale docente e non docente. Pertanto, riteniamo necessario che si istituisca un tavolo di programmazione tra la Regione e la direzione scolastica regionale che insieme alle forze sociali definisca un programma di interventi in grado di far aprire le scuole il prima possibile. È convinzione della Cisl che questa fase va affrontata con il confronto e con il dialogo per evitare il ripetersi delle imbarazzanti situazioni di incertezza e indecisione che si sono registrate in passato e per definire un piano programmatico in grado di traghettare le scuole alla naturale conclusione del calendario, rigorosamente in presenza e in condizione di massima sicurezza per tutti”.