“Entro il 2030 si calcola che oltre la metà delle auto vendute in Europa sarà completamente elettrica, 7 auto su 10 se consideriamo anche i modelli ibridi. Siamo già dentro una rivoluzione che impone una cabina di regia regionale in grado di accompagnare le trasformazioni tecnologiche che stanno già interessando la fabbrica di Melfi”. Alla vigilia del convegno organizzato dalla Fim Cisl sul futuro dell’automotive in Italia dopo la pandemia – in programma domani 1° ottobre a Melfi (Hotel Novecento, ore 9) alla presenza del leader nazionale Roberto Benaglia – il segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, invoca un maggiore protagonismo della Regione e degli enti locali.
“La transizione verso la mobilità elettrica, come ogni grande cambiamento, non sarà esente da costi: penso ad alcuni significativi pezzi dell’indotto che dovranno essere necessariamente riconvertiti. Occorre dunque attrezzare una risposta in termini di politica industriale e di politiche attive del lavoro all’altezza della sfida epocale che abbiamo di fronte. La priorità è salvaguardare i posti di lavoro. A livello nazionale questa consapevolezza sta lentamente facendo breccia nel governo – osserva Cavallo – ma serve uno scatto anche a livello locale, dove le attenzioni alla più grande fabbrica del Mezzogiorno sono state discontinue e parziali. Per questo auspichiamo che il tavolo tecnico sull’automotive diventi la sede permanente in cui costruire le giuste sinergie tra le istituzioni locali e le parti economiche e sociali su questioni concrete come trasporti, infrastrutture, innovazione e formazione. Una via obbligata perché non si può immaginare il futuro di Melfi senza un sistema pubblico in grado di assecondare i processi di crescita e di innovazione che caratterizzano un settore altamente competitivo come l’automotive”, conclude il segretario della Cisl lucana.