Nei giorni scorsi il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha firmato il decreto di riparto del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, il riparto ha una nuova impostazione rispetto al passato perché prevede un coordinamento ed una armonizzazione delle diverse linee di finanziamento nazionale e delle relative pianificazioni ed avvia un più convincente processo di definizione dei livelli essenziali. Pur a fronte di un persistente e generale sotto-finanziamento delle politiche sociali, nell’ambito della corrente programmazione nazionale vengono individuati un primo gruppo di LEPS sia già definiti normativamente ed inoltre introdotti dalla programmazione stessa oltre alle relative modalità di finanziamento ai fini di assicurarne l’effettivo conseguimento sia con risorse nazionali che europee, come il PNRR.
Le risorse complessivamente destinate da questo decreto al Fondo nazionale per le politiche sociali sono pari a € 390.925.678,00 per ognuna delle annualità 2021-2022-2023, viene confermato il precedente vincolo di destinazione degli interventi a favore dei minori per il 50% del finanziamento destinato alle Regioni. Queste ultime dovranno procedere alla programmazione triennale degli impieghi delle risorse entro 60 giorni dalla emanazione del decreto stesso.
Per la Basilicata sono previsti € 4.824.070,98 per il 2021, € 4.824.070,98 per il 2022 e € 4.824.070,98 per il 2023. Le Regioni possono eventualmente destinare una quota non superiore all’1% del Fondo in via sperimentale per ciascuna annualità per realizzare azioni di sistema, a valenza regionale, da rendicontare in maniera specifica.
Le Regioni, nel rispetto dei modelli organizzativi regionali e di confronto con le autonomie locali, programmano, per il triennio 2021-2023, gli impieghi delle risorse complessivamente loro destinate in coerenza con il Piano sociale nazionale relativo al triennio 2021-2023.
Il nuovo impianto del piano nazionale dei servizi sociali consente una migliore governance, perché supera la frammentazione degli interventi e favorisce la strutturazione dei servizi sul territorio. Per fare ciò è necessario che la Regione Basilicata eserciti a pieno la sua funzione di programmazione, di monitoraggio e di controllo e valutazione degli ambiti socio territoriali, che sono i luoghi in cui si realizzano e si mettono in campo le politiche sociali, ma che necessitano, come abbiamo sperimentato negli ultimi mesi, di una regia attenta e puntuale, ricordiamo infatti che l’erogazione delle risorse di ciascuna annualità è condizionata alla rendicontazione, nella sezione del Sistema informativo dell’offerta dei servizi sociali, da parte degli Ambiti territoriali dell’effettivo utilizzo di almeno il 75%, su base regionale, delle risorse ripartite nel secondo anno precedente.
Le politiche sociali sul territorio sono un pezzo fondamentale per realizzare quella prossimità, quella protezione e quella inclusività dei cittadini assolutamente essenziale per la qualità della vita dei cittadini e per arginare la vulnerabilità e le disuguaglianze che tanto caratterizzano la nostra regione ed il sud Italia.
Luana Franchini