Mezzogiorno, Sbarra (Cisl): “Centrale il ruolo che lo stabilimento di Melfi avrà nelle strategie di Stellantis”

“La crescita del Mezzogiorno è interesse nazionale perché l’Italia crescerà davvero solo se crescerà il Sud”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a Matera a margine del congresso della Cisl Basilicata. “È una opportunità irripetibile quella che l’Europa ha messo a disposizione della Basilicata e di tutto il nostro Paese: il Sud nei prossimi anni avrà da spendere più di 200 miliardi di euro con le risorse del PNRR, la riprogrammazione dei fondi comunitari 2021-2027, il fondo Sviluppo e coesione, il fondo React Eu. Serve un grande piano concertato con le parti sociali, sia a livello nazionale sia a livello regionale capace di risollevare l’economia meridionale. Il sistema industriale, agricolo e dei servizi della Basilicata deve cogliere le nuove opportunità di investimento che i progetti del PNRR devono poter stimolare, a partire dal miglioramento delle infrastrutture, dell’ambiente , del manifatturiero, del terziario allargato e delle competenze”, ha sottolineato Sbarra. “Bisogna investire  molto di più sul capitale umano e sulla formazione. La questione del divario tra domanda ed offerta di competenze non è più rinviabile. Ma bisogna anche assicurare le dotazioni necessarie alle regioni ed agli enti locali  per assumere i tecnici che servono a trasformare le risorse in cantieri. Altrimenti le realtà deboli saranno proprio quelle che perderanno il treno del PNRR”.

“Il nuovo piano industriale presentato ieri da Stellantis è sicuramente un segnale incoraggiante ma ora è necessario declinarlo nel nostro Paese, con investimenti precisi per salvaguardare stabilimenti, produzione ed occupazione. Centrale deve restare il ruolo che lo stabilimento di Melfi ha nelle strategie del gruppo. Non dimentichiamo che si tratta del più grande impianto del gruppo in Europa e che con l’indotto genera 15 mila posti di lavoro. C’è da compensare e da superare, anche in chiave europea, la crisi indotta dalla strozzatura nelle catene di approvvigionamento dei semiconduttori, che penalizza occupazione e produzione dello stabilimento. Bisogna assegnare, come concordato con il sindacato, i modelli del futuro con tutte le motorizzazioni sostenibili ed ecologiche che rafforzino la capacità e vocazione di questo sito strategico di Stellantis. Ci aspettiamo dunque come sindacato che nell’incontro fissato al Mise il prossimo 10 marzo Stellantis si confronti sul miglioramento produttivo dei siti, l’accelerazione dei nuovi modelli, la saturazione degli impianti e la sicurezza occupazionale dei lavoratori”.

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