Oggi i lavoratori dei comparti vigilanza e servizi fiduciari incrociano le braccia per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da oltre sei anni. Sono circa un migliaio gli addetti alla filiera della sicurezza in Basilicata secondo l’osservatorio statistico dell’Inps. Presente nella Capitale anche una delegazione della Fisascat Cisl Basilicata, capeggiata dalla giovane segreteria generale Emanuela Sardone. “Siamo in piazza – ha spiegato la sindacalista – per denunciare la gravissima situazione in cui versano gli addetti della vigilanza e dei servizi fiduciari. Il contratto nazionale è scaduto da più di sei anni e dopo una lunghissima trattativa il 18 marzo le associazioni datoriali hanno dichiarato di non avere il mandato dalle aziende per continuare la trattativa. Si tratta di un alibi per non rinnovare il contratto collettivo nazionale e tutto ciò si inserisce in una situazione di gravissima difficoltà, in cui oltre al mancato adeguamento salariale in un periodo in cui corre l’inflazione, persistono le gravi inadempienze da parte delle aziende sia sul piano contrattuale che su quello normativo. Tutto questo è inaccettabile. Oggi non è il punto di arrivo ma il punto di partenza di una mobilitazione sindacale che proseguirà nelle prossime settimane con ulteriori iniziative sia a livello nazionale che locale”, ha annunciato la segretaria della Fisascat Cisl Basilicata.