“Aree interne della Basilicata: luoghi da vivere”. È il tema del Consiglio generale aperto della Cisl Basilicata che si terrà domani, lunedì 28 novembre (Auditorium dei Calanchi, ore 10), nello scenario suggestivo di Aliano, occasione fortemente voluta dal sindacato per chiamare a raccolta gli stakeholder territoriali (enti locali, università, imprese e parti sociali) che quotidianamente si misurano con le problematiche ma anche con le opportunità legate alle aree interne. L’obiettivo è immaginare un nuovo paradigma di sviluppo regionale fondato sulla valorizzazione delle risorse umane, culturali e naturali del territorio. Nel corso della mattinata saranno illustrate alcune delle più significative esperienze di rigenerazione delle aree interne sviluppate in Basilicata: dalle cooperative di comunità al south working passando per il turismo sostenibile.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Aliano Luigi De Lorenzo, del presidente dell’Upi Basilicata Piero Marrese e del presidente dell’Anci Basilicata Andrea Bernardo, aprirà i lavori il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo. A seguire un panel coordinato dalla segretaria regionale Luana Franchini con Ferdinando Di Carlo, professore associato di Economia aziendale all’Università della Basilicata, che parlerà di aree interne ed efficienza della pubblica amministrazione; Chiara Rizzi, professoressa associata di Progettazione architettonica e urbana dell’Università della Basilicata, che illustrerà il progetto di slow tourism “Il Cammino di Basilicata”; Caterina Salvia, vicepresidente esecutivo di Legacoop Basilicata, che presenterà il modello delle cooperative di comunità; infine, Giovanni Terzulli, key account di Randstad Italia, che parlerà del progetto di south working che la multinazionale olandese del recruiting ha sviluppato proprio ad Aliano. Chiuderà i lavori il segretario nazionale Andrea Cuccello.
“Vogliamo ragionare insieme agli stakeholder – spiega il segretario della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo – su come creare sviluppo territoriale nelle aree interne attraverso la valorizzazione del capitale sociale, del capitale strutturale e del patrimonio di bellezza e di cultura che questi luoghi possiedono. Per la Cisl le aree interne non vanno viste come luoghi da contemplare, bensì come luoghi da vivere. Questo significa che lo Stato deve farsi carico di garantire l’accesso ai servizi essenziali. È questo il messaggio forte che vogliamo lanciare oggi e su cui occorre lavorare alacremente. Non vogliamo rassegnarci all’idea che questi luoghi siano abbandonati perché più di tutti risentono dei disagi dello spopolamento e della perifericità territoriale. Le esperienze concrete di rigenerazione delle aree interne che presenteremo ad Aliano sono l’esempio che la realtà può essere cambiata quando c’è la volontà e la convergenza degli attori che vivono nel territorio”.