Domani mattina, al ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’atteso tavolo sul futuro del settore automotive tra Governo, sindacati e Stellantis. Un incontro giudicato «molto importante» dalle segreterie regionali di Fim, Uilm e Fismic che questa mattina si sono riunite per «analizzare tutte le problematiche fino ad oggi rilevate in un momento storico che vede una trasformazione epocale di tutto il settore». Il primo auspicio di Fim, Uilm e Fismic «è che, a partire appunto da domani mattina, il Governo faccia la sua parte affinché si inizi a discutere non solo di transizione, ma di come affrontarla in modo puntuale. Noi come organizzazioni sindacali, ormai da tempo, proprio partendo da Melfi, abbiamo fatto accordi che vanno in quella direzione; non siamo stati fermi, anzi abbiamo programmato il prossimo futuro con il lancio di quattro vetture elettriche per lo stabilimento di Melfi. Ma evidentemente questo non basta perché c’è bisogno di politiche vere di accompagnamento a questo cambiamento epocale».
Fim, Uilm e Fismic auspicano «che il piano industriale sia ampliato perché le sole quattro vetture elettriche non bastano, in più c’è bisogno di dare risposte concrete a tutto l’indotto perché come territorio non possiamo permetterci di perdere nessun posto di lavoro». Per le tre sigle sindacali, «visti i grandi sacrifici che stanno facendo i lavoratori in questa fase», è inoltre «fondamentale che si arrivi in tempi brevi al rinnovo del Ccsl che possa far recuperare salario vero ai lavoratori. In questa fase riteniamo che bisogna stare sul merito delle questioni; infatti nei prossimi giorni, partendo da Stellantis, partirà una campagna di informazione di merito su tutte le questioni aperte. Pertanto, oggi più che mai, l’unitarietà sindacale la faremo sui fatti e non sulle annunciazioni di principio. Quindi proprio partendo da domani, insieme alle nostre segreterie nazionali, faremo valere la nostra voce affinché Melfi e la Basilicata possano recitare sempre un ruolo decisivo nel panorama futuro di Stellantis».