«Dopo anni di attesa un importante passo in avanti per le platee RMI e TIS verso un lavoro tutelato e dignitoso». È il commento di Cgil, Cisl e Uil che hanno partecipato oggi, con proprie delegazioni, ad un incontro in Regione che ha dato seguito al precedente incontro del 14 novembre 2023 con l’assessore alle Attività produttive Michele Casino. Il sindacato confederale, in attesa di chiarimenti e confronti sul livello politico regionale e nazionale, è stato riconvocato, su istanza unitaria, per una discussione sulle possibili piattaforme per «superare la precarietà e ridare sicurezza e dignità ai lavoratori interessati».
«I dirigenti e i tecnici della Regione presenti – spiegano nella nota le tre confederazioni – hanno precisato che il lavoro fatto in questi mesi, anche grazie ai suggerimenti e alle indicazioni dei sindacati, ha consentito alla Regione di avviare due percorsi: per i lavoratori TIS, in prima istanza, si è provato ad elaborare e proporre al Governo, con altre Regioni, un emendamento per avviare una procedura di stabilizzazione nella PA, meccanismo complesso ed articolato e, come seconda istanza, quella che da tempo Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto: di avviare la procedura per realizzare un avviso pubblico, modificando la legge n. 11 del 29 giugno 2018, che potrà vedere i 1800 lavoratori (RMI-TIS attualmente già prorogati a giugno 2024) inseriti nei progetti SAAP della forestazione».
«Le azioni messe in campo potrebbero consentire alle lavoratrici e ai lavoratori, che su base volontaria manifesteranno la loro adesione, di poter partecipare all’avviso pubblico e vedersi garantite circa 102 giornate CAU (85 lavorate effettive) e poter accedere poi alla disoccupazione agricola. Le giornate indicate, come ha evidenziato il sindacato confederale, sono il minimo per accedere alla disoccupazione speciale, ma non rappresentano la soluzione per uscire dal precariato e immaginare un futuro anche in termini contributivi».
Per Cgil, Cisl e Uil «in primo luogo, bisogna rendere equipollente la natura finanziaria del progetto alle risorse disponibili. La proposta progettuale presentata sarà approfondita a livello sindacale nelle prossime ore per predisporre le opportune modifiche in modo da renderla organica e di garanzia per l’accesso a tutte le persone inserite nelle platee. L’iter legislativo, una volta acquisita l’approvazione a livello nazionale, prevederà come si consueto il passaggio in Consiglio regionale e l’avvio del progetto, presumibilmente, potrà vedere la luce entro aprile-maggio 2024. Tutto ciò significa un contratto di lavoro dopo anni da invisibili senza tutele e accesso ai requisiti minimi per istituti fondamentali (es. malattia) che la CCNL prevede».
«Il nostro lavoro – sottolineano Cgil, Cisl e Uil – continuerà ancora nei prossimi mesi, monitorando l’avanzamento della piattaforma, ma soprattutto ribadendo un concetto fondamentale: nessuno deve essere lasciato indietro. Abbiamo nuovamente avanzato la proposta di rendere la forestazione produttiva. Un progetto che più volte abbiamo ribadito. Siamo fiduciosi sia la strada giusta. Continuiamo ad avanzare al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori».