“La copertura finanziaria degli ammortizzatori in deroga per le annualità 2014 e 2015 ci sarebbe ma senza il visto del ministero dell’Economia non si può procedere alla ripartizione dei fondi”. È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, che sulla questione è stato puntualmente informato dall’assessore regionale Raffaele Liberali, nei giorni scorsi a Roma per parlare con il ministro del Lavoro Poletti.
“Stando alle notizie in nostro possesso – spiega Falotico – il ministero del Lavoro avrebbe trovato le coperture finanziarie per gli ammortizzatori in deroga 2014 e 2015 e dopo Pasqua dovrebbe procedere al riparto dei fondi tra le varie regioni, non prima però di averli negoziati con il ministero dell’Economia che deve validare il provvedimento. Si tratta di una notizia potenzialmente positiva – commenta Falotico – ma la domanda nasce spontanea: se il ministero del lavoro ha trovato le risorse perché adesso le deve negoziare con Via XX Settembre? Insomma, i soldi ci sono oppure no per pagare gli assegni arretrati a migliaia di persone senza lavoro e senza reddito?”, si chiede il segretario della Cisl lucana.
“In attesa del sospirato bollino del ministro Padoan – commenta sarcastico Falotico – viene da pensare che viviamo proprio in uno strano paese, in cui una misura che dovrebbe essere di emergenza sociale e viaggiare quindi spedita nei meandri ministeriali deve invece passare attraverso una complessa procedura autorizzativa che rallenta notevolmente l’erogazione delle risorse. Se i soldi ci sono – continua il segretario della Cisl lucana – si renda l’inter burocratico più spedito e confacente alla condizioni di palese emergenza in cui vivono queste famiglie. È tempo che la sburocratizzazione tanto invocata dal presidente del consiglio Renzi sia realizzata nei fatti. Qui si parla della vita di migliaia di famiglie che sono allo stremo e senza soldi per mangiare e pagare le bollette, mentre i fondi danzano da un ministero all’altro”.
Il segretario della Cisl sollecita infine anche la Regione Basilicata a dare corso agli impegni assunti sul reddito minimo di inserimento. “Ancora non abbiamo l’avviso pubblico per la presentazione delle domande per ottenere il beneficio, che per quanto ci riguarda va considerato un modo per tamponare la drammatica situazione sociale, e per questo abbiamo espresso forte preoccupazione con le altre confederazioni sindacali sui tempi”, conclude Falotico ribadendo che “se non ci saranno risposte certe in tempi brevi da parte della Regione, agiremo di conseguenza”.