“L’ennesimo episodio di caporalato nella fascia jonica, questa volta a danno di braccianti italiani, dimostra che non si deve mai allentare la guardia contro i caporali, a maggior ragione in una fase di forte sofferenza sociale dove, a fronte del bisogno impellente di un reddito, i lavoratori sono maggiormente esposti ai ricatti. Motivo per cui è necessario, da un lato intensificare i controlli, dall’altro mettere un campo quelle misure di prevenzione previste dalla legge 199 che stentano ancora a diventare realtà. Allo stesso tempo diventa impellente la necessità di intervenire sui colli di bottiglia della filiera agroalimentare che aprono il varco allo sfruttamento con interventi finalizzati ad una più equa remunerazione dei prodotti agricoli e premiando le aziende che applicano regolarmente i contratti nazionale e provinciali di settore. Premiare il lavoro di qualità che rispetta il lavoro, l’ambiente e i consumatori è l’unica strada, insieme al contrasto penale, per sradicare in modo definitivo lo sfruttamento dalle nostre campagne”. Lo ha dichiarato in serata il segretario generale della Fai Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo.
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