“L’incremento dei costi a carico delle aziende che imbottigliato acque minerali in Basilicata è una scelta dannosa che rischia di assestare il colpo finale su un comparto reso già fragile dagli effetti della pandemia e dalla drastica riduzione del mercato horeca”. È quanto sostiene il segretario generale della Fai Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo che si dice “estremamente preoccupato per gli effetti che la norma votata dal consiglio regionale potrebbe determinare sulla tenuta degli stabilimenti lucani, alcuni dei quali come è noto in forte affanno, e sull’occupazione. È davvero paradossale – prosegue il sindacalista – che, mentre a livello nazionale il governo adotta misure per sostenere le imprese in questo momento buio, in Basilicata si consumi l’ennesimo tentativo di regolare i conti con il settore delle acque minerali imponendo nuovi balzelli con un furore ideologico del tutto ingiustificato, a maggior ragione nel bel mezzo di una depressione economica. L’esito di questa norma è già scritto: aumento dei prezzi al consumatore o chiusura delle imprese. Ne vale davvero la pena?”.