Cavallo: «L’investimento del gruppo Orogel conferma che in Basilicata si può creare un ecosistema agroalimentare»

«L’investimento da parte del gruppo Orogel di 45 milioni di euro fino al 2026 per la realizzazione di un impianto di confezionamento di ortaggi e di una grande cella frigorifera di 10 mila metri cubi, che ridurrà notevolmente il trasporto di merci verso la sede di Cesena, è un ottimo segnale delle potenzialità e della vocazione agroindustriale del Metapontino, indicando che in Basilicata si può fare industria e si può crescere». È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo aggiungendo che «tale investimento si aggiunge ai 60 milioni di euro investiti dal gruppo in circa 15 anni di attività nell’area di Policoro. Questo ha consentito di decuplicare la forza lavoro, passata dai 48 dipendenti del 2009 agli attuali 485. Si tratta di una presenza che ha consentito al territorio di Policoro di assolvere a quella funzione di cerniera, caratteristica di tutta la Basilicata, tra le regioni dell’arco jonico».

Secondo il sindacalista «l’agricoltura in Basilicata ha grandi potenzialità di trasformarsi in filiera agroindustriale rafforzando il sistema economico lucano e producendo posti di lavoro di qualità nel settore industriale. È per questo che le risorse del PNRR e del Programma di Sviluppo Rurale devo essere investite sempre di più nella direzione del rafforzamento qualitativo e quantitativo delle filiere agricole e agroindustriali per creare un vero e proprio ecosistema agroalimentare, sostenuto anche dai consorzi per la valorizzazione del marchio che tanto contribuiscono a trainare l’economia e la visibilità di molte regioni, come l’Emilia Romagna. La Basilicata può ambire a diventare un riferimento nazionale nel settore agroindustriale, investendo anche nella conoscenza e in un miglior raccordo tra scuola e mondo del lavoro attraverso l’ideazione di percorsi di istruzione tecnica superiore nell’ambito agroindustriale per favorire l’occupazione, la ricerca e la cultura di filiera», conclude il segretario della Cisl lucana.

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