“Il quadro che ci consegna il secondo quaderno del nostro centro studi conferma una certa capacità di resistenza della società lucana alle forti sollecitazioni provocate dalla pandemia, ma permane anche una situazione molto preoccupante per quanto riguarda il mercato del lavoro e più in generale sulla capacità del sistema produttivo locale di assorbire la parte più istruita della popolazione”. È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, commentando l’analisi del centro studi del sindacato sull’economia regionale post-Covid.
Alla vigilia della ripresa autunnale il segretario della Cisl lucana rilancia la proposta di un patto sociale “per aprire una nuova fase di dialogo con il governo regionale e di progettualità di lungo periodo che guarda alle nuove generazioni e non alle prossime elezioni. Il PNRR – continua Cavallo – è l’ultimo treno per agganciare la Basilicata alle aree più dinamiche dell’Europa, ma occorre varare urgentemente un piano di assunzione nella pubblica amministrazione regionale e nei Comuni perché senza una capace ed efficiente macchina amministrativa ogni provvedimento è vanificato nei suoi effetti dalla lunghezza dei tempi di istruttoria”.
“Non è la prima volta – avverte il segretario della Cisl lucana – che il Sud è investito da una grande mole di risorse e sappiamo bene come la spesa, in passato, non ha rappresentato una vera opportunità di sviluppo del territorio. La sfida dunque è spendere bene le risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza per riempire il divario che ancora ci divide dalle aree più dinamiche del paese, in particolare su infrastrutture, digitale e sostenibilità”.