“Al termine della giornata odierna di mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, con alcune centinaia di lavoratori che hanno partecipato al presidio sotto la Regione, e dopo due ore di confronto e trattativa è stata siglata un’intesa tra la giunta regionale e sindacato”. Lo comunicano in una nota i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata, spiegando che “l’accordo riconosce la prima concessione di cassa integrazione e di mobilità in deroga a chi ne farà domanda nel 2013, con copertura economia fino al 30 Aprile di quest’anno, secondo le modalità ed i principi degli accordi sottoscritti nel 2012.
Parimenti si darà immediata attuazione a tutti i provvedimenti a completamento delle domande attinenti il 2012 e ancora pendenti. Infine i trattamenti già in corso al 31 dicembre 2012 saranno anch’essi prorogati fino al 30 aprile 2013 , compresi gli interventi a favore degli over 55. Prima di quella data, ovviamente, come Cgil, Cisl e Uil ci rincontreremo con la Regione per dare tutele e coperture per il restante periodo dell’anno. L’intesa sarà tecnicamente operativa nei prossimi giorni dopo la formalizzazione in sede di comitato, con le altre forze sociali e gli enti competenti (Inps, ecc.)”.
I segretari generali Alessandro Genovesi (Cgil), Nino Falotico (Cisl) e Carmine Vaccaro (Uil) evidenziano tuttavia “che le risorse destinate al 2013 sono insufficienti a garantire l’intero anno e gli oltre due mila attuali beneficiari e che, probabilmente, anche qualora fossero stanziate risorse pari ai bisogni 2012, queste potrebbero essere insufficienti visto l’acuirsi della crisi. Non a caso da settimane Cgil, Cisl e Uil a livello nazionale insieme alle Regioni hanno aperto una vera e propria vertenza con il Ministero del Lavoro, vertenza che dovrà continuare, ci auguriamo, con un nuovo Governo più attento alla giustizia e all’equità sociale. Per intanto – concludono – segniamo un successo della mobilitazione dei lavoratori e del sindacato e diamo atto che, pur in presenza di una grave crisi, la Regione Basilicata si conferma attenta alla coesione sociale e ai più deboli”.