La Cisl Fp non si ritiene ancora soddisfatta sull’ipotesi di accordo sulle progressioni orizzontali 2018 in Regione. “Le nostre proposte innovative, che prevedono un recupero di risorse economiche da riconoscere agli esclusi dalla progressione, illustrate lunedì sera, consentono di incrementare ulteriormente – spiega il sindacato in un comunicato stampa – le percentuali da riconoscere anche alle categorie C e D, e lo continueremo a rivendicare con forza. Naturalmente, la Cisl sostiene che già nell’accordo per l’annualità 2018 dovrà essere sottoscritta la dichiarazione congiunta, parte pubblica e parte sindacale, per far partirei entro il primo trimestre 2019 la selezione per le progressioni 2019, in modo da evitare ritardi dovuti all’inizio della nuova legislatura”. È quanto dichiarano il segretario generale Giuseppe Bollettino, il segretario regionale Giovanni Sarli, e i componenti della Rsu Salvatore Pellettieri, Donato Milillo, Carlo Gilio, Giovanni Guerriero, Vincenzo Pernetti, Rocco Zito, Maria Rinaldi e Mauro Donato.
“Avendo noi proposto un meccanismo innovativo di solidarietà trai dipendenti regionali, all’intero dei quali, vanno assolutamente considerati, a pieno titolo, quelli provenienti dalle Province, dalle ex Comunità montane e dal Centri per l’impiego – continuano i rappresentanti della Cisl Fp – ci saranno maggiori risorse da destinare alle progressioni orizzontali e per questo motivo vanno assolutamente aumentate le percentuali per tutte le categorie, compreso, dunque, la categoria C e la categoria D, che, al momento, nell’ipotesi di accordo presentata dall’amministrazione , sono ancora penalizzate”.
“Informiamo, inoltre, i dipendenti regionali che la Cisl è impegnata con tenacia e determinazione a portare a soluzione la stabilizzazione dei precari e l’integrazione ottimale nelle strutture regionali dei lavoratori delle ex Comunità Montane e di quelli dei Centri per l’Impiego, ancora oggi in attesa di una migliore organizzazione del lavoro e di condizioni lavorative che li facciano uscire dalla estrema precarietà in cui sono costretti ad operare. La Cisl Fp rivendica con forza di investire sulle risorse umane e per questo, nell’accordo stralcio per l’annualità 2018, chiediamo che, oltre alle progressioni orizzontali 2018 e 2019, da programmare già ora, e alla stabilizzazione dei precari, venga avviato il Welfare integrativo e la Previdenza Complementare, istituti contrattuali sui quali La Giunta Regionale deve assolutamente definire gli indirizzi per attuare quanto previsto dal contratto collettivo nazionale del 21 maggio 2018.
Ì in atto, dunque, concludono, una contrattazione sindacale assai impegnativa da chiudere con urgenza, nella quale la Cisl Fp continuerà a far valere il suo peso rappresentativo e la propria capacità di proposta”.