Il segretario generale aggiunto della Cisl Basilicata, Gennarino Macchia, lancia l’allarme sul gettito TARI per i Comuni lucani. È noto infatti che la Regione Basilicata per sostenere le realtà produttive e professionali e fare fronte alle loro esigenze di liquidità ha pubblicato uno specifico avviso pubblico destinato a imprese e professionisti per il pagamento della tassa sui rifiuti 2020 attingendo ai fondi FESR 2014-2021 per 20 milioni di euro. Il contributo previsto copre l’80 per cento del valore della tassa. Ebbene, a pochi giorni dalla scadenza del bando, prevista per il 1° marzo 2021, il sindacalista della Cisl evidenzia che “il numero delle istanze presentate è pari, in termini di gettito, a meno della metà delle risorse messe a disposizione”.
Cosa significa questo? “Significa che i Comuni – spiega Macchia – potrebbero registrare un sensibile ammanco nel gettito TARI, valutabile complessivamente in circa 10 milioni di euro, con conseguenze che sarebbero disastrose sul piano finanziario. Come faranno le amministrazioni comunali ad assicurare la gestione dei rifiuti con una riduzione così drammatica delle entrate? Le aziende che operano nel settore saranno pagate? Non possiamo accettare che tale situazione si scarichi sulle spalle dei lavoratori che rischiano di non percepire le dovute spettanze”.
Per il segretario aggiunto della Cisl “è un mistero il motivo per cui aziende che potrebbero usufruire di una mancata uscita di risorse finanziarie non abbiano presentato l’istanza per ottenere il contributo previsto dal bando regionale. È possibile che la procedura risulti troppo complessa o che sia mancata da parte delle associazioni di categoria un adeguato supporto informativo. A questo punto riteniamo non differibile la convocazione da parte della Regione di tutti gli attori coinvolti nella vicenda affinché, per tempo, si intervenga per evitare di far esplodere un bubbone finanziario che già oggi è sotto gli occhi di tutti. Agire in maniera tempestiva significa tutelare sia i cittadini che i lavoratori. Non possiamo consentire che, in un momento di per sé estremamente difficile, i nostri Comuni siano costretti a fare ulteriori tagli ai servizi essenziali”, conclude il sindacalista della Cisl.