Dopo lo sciopero nazionale delle costruzioni dello scorso 15 marzo, il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, torna a sollecitare le istituzioni locali sullo sblocco delle opere pubbliche e lancia un appello al neo governatore Vito Bardi. “Il settore delle costruzioni – spiega il sindacalista – non riesce a uscire dallo stato di crisi in cui versa da troppi anni. C’è chi parla di ripresa ma la verità è che il settore è in ginocchio e anche le poche grandi imprese che sono rimaste mostrano il fiato. La Basilicata paga un conto salato alla crisi: dal 2008 ad oggi – osserva La Torre – sono andati in fumo 5 mila posti di lavoro. È un costo economico e sociale non più sostenibile. Purtroppo nella nostra regione non ci sono segnali di un’inversione di tendenza; i cantieri restano bloccati e anche per le opere finanziate si rischia di perdere le risorse”.
“Per sbloccare la situazione ci vuole buona volontà. Al neo presidente della Regione – continua il segretario della Filca – chiediamo atti concreti per sbloccare i cantieri e dare una boccata di ossigeno a tutta la filiera delle costruzioni. Abbiamo consumato ore e ore di incontri con gli enti preposti e tenuto svariate riunioni dell’osservatorio regionale per capire quali soluzioni adottare per uscire da questa situazione. Ci sono delle idee, ora si tratta di tradurle in atti amministrativi per dare una scossa al settore e offrire una speranza a tanti disoccupati che quotidianamente si rivolgono al sindacato. Se non riparte l’edilizia – conclude il segretario della Filca Cisl – la Basilicata è destinata a rimanere la cenerentola d’Italia e del Sud”.