“La volontà di Eni di investire nel settore delle energie rinnovabili in Val d’Agri è un segnale importante che va nella direzione più volta auspicata da Cgil Cisl Uil”. Così il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, commentando l’annuncio dell’ad De Scalzi che questa mattina ha annunciato all’assemblea degli azionisti Eni l’intenzione di investire 80 milioni di euro nell’area del centro olio di Viggiano. “La diversificazione energetica – commenta Gambardella – significa immaginare per la Val d’Agri un futuro che va oltre il petrolio. In questo senso la nostra regione può diventare il prototipo di un’economia ibrida facendo convergere in un grande piano di sviluppo regionale investimenti privati e pubblici. Si tratta in altri termini di affrontare il tema dei futuri assetti industriali che devono farci immaginare una Basilicata sempre meno dipendente dal petrolio, più attenta alla tutela dell’ambiente e capace di esprimere produzioni industriali fortemente innovative come si sta già facendo nel comparto automotive. La comunità lucana chiede a Eni un ampio piano di investimenti che parta proprio dall’energia alternativa per raggiungere l’obiettivo di nuovi insediamenti industriali per produzioni green. Quanto alle ricadute occupazionali ipotizzate – conclude il segretario della Cisl – riteniamo che si possa e si debba fare di più mettendo in campo un piano di attrazione di investimenti molto più ambizioso per fare della Val d’Agri il più importante distretto energetico d’Europa”.