Il rientro dalle vacanze ha il sapore agrodolce della disillusione, quella generata dai dati sulle esportazioni lucane che, secondo il 31° rapporto dell’Ice, sono in netta frenata nel primo trimestre 2017 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una battua di arresto che preoccupa il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, che sollecita la riapertura del confronto con il governo regionale sul capitolo delle politiche industriali dopo la nomina del nuovo assessore al ramo Roberto Cifarelli. Con Fca che tira il fiato dopo un biennio di crescita accelerata, grazie al successo dei nuovi modelli Suv, riemergono in tutta la loro evidenza i punti deboli dell’economia lucana.
“Sia sul Pil che sulle esportazioni emerge l’eccessiva dipendenza della nostra economia dalla performance del comparto automobilistico”, spiega Gambarella, “e se l’automotive rallenta – osserva il sindacalista – il quadro macroeconomico regionale ne risente pesantemente”. Soluzioni? Per Gambardella “occorre utilizzare al meglio questa coda di legislatura regionale per impostare un piano di politica industriale in grado di incentivare e attrarre nuovi investimenti produttivi in modo da diversificare il modello produttivo, oggi troppo sbilanciato su Fca e quindi fortemente esposto alle fluttuazioni di un solo mercato”. Per il segretario della Cisl “vanno inoltre sciolti i nodi sul futuro dello stabilimento di Melfi dopo la dismissione della Punto, sollecitando Marchionne a destinare allo stabilimento lucano un nuovo modello in grado di assicurare il raggiungimento dei target occupazionali e la saturazione della capacità produttiva dell’impianto”.
Gambardella confida nel nuovo assessore per far ripartire il confronto con la giunta regionale, “confronto che in passato è stato troppo discontinuo”. “Il sindacato confederale lucano in questi anni ha sollecitato più volte l’apertura di un tavolo di confronto per indicare le priorità e gli obiettivi su cui orientare l’utilizzo delle risorse regionali e comunitarie, archiviando definitivamente la stagione della spesa senza resa. La ripresa dell’economia mondiale – continua il segretario della Cisl – è un’occasione propizia per gettare le basi di un modello produttivo che sappia andare oltre il petrolio e l’automotive e immaginare nuovi sentieri di sviluppo legati alle nuove tecnologie digitali e alla valorizzazione delle risorse naturali e culturali del territorio. Su questi punti il confronto con il governo regionale – conclude Gambardella – non è più rinviabile”.