Sul contratto di sito per i lavoratori dell’indotto Eni intervengono le segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil che esprimono un netto disappunto per il comportamento tenuto da Confindustria Basilicata, accusata di aver “deciso di non convocare il tavolo di confronto richiesto da Cgil Cisl Uil sulla contrattazione di sito dell’indotto Eni. Condividiamo le ragioni, con particolare riferimento alla parte della piattaforma in cui si chiede di ridefinire i perimetri contrattuali per le attività ricadenti nel Cova, affinché le attività siano correttamente ricondotte al contratto nazionale di riferimento al fine di evitare che nei cambi di appalto si possa ancora concretizzare la pratica del dumping contrattuale”.
Per Filctem, Femca e Uiltec “Confindustria Basilicata non può pensare di svincolare la propria azione da quella di Confindustria nazionale, diversificandone le traiettorie e l’impostazione. Vogliamo ricordare a tal proposito i contenuti dell’accordo del 9 marzo 2018 che afferma quel criterio di corrispondenza tra Ccnl applicato e reale attività d’impresa, prevedendo, in caso di mancata corrispondenza, momenti di verifica e conseguenti eventuali correttivi. Pensiamo che al tavolo di confronto si possa provare a scrivere quelle semplici regole in grado di dare ai lavoratori certezza di trattamento nei cambi di appalto”, concludono le segreterie territoriali di Filctem, Femca e Uiltec.