“È sconcertante leggere le dichiarazioni del sindaco si Matera sull’eventuale riconversione della discarica di La Martella. La riconversione di quella discarica, che se non ricordiamo male è passata alle cronache nazionali quest’estate a causa di un rogo, è necessaria per mettere in sicurezza il sito e dare una serenità anche agli abitanti del luogo, considerato che un impianto di compostaggio ha l’assenza totale di emissioni nocive. I tempi definiti ‘’serrati’’ dal sindaco non possono e non devono essere una scusante per il non fare e perdere una grande opportunità per creare lavoro, sia per le imprese che dovranno costruire l’impianto che per i lavoratori da impegnare nell’impianto stesso”. È quanto sostiene la segreteria regionale della Fist Cisl.
“Ad oggi il Comuni lucani, da sempre provati dalle scarse risorse finanziarie, devono pagare lo smaltimento della frazione organica ad impianti con sede in regioni limitrofe, che trasformano i nostri rifiuti in un bene, un bene che poi, magari rivendono alle aziende lucane. La Basilicata deve proiettarsi nel futuro e investire su tutta la filiera dei rifiuti che porterebbe ad un risparmio dei costi per gli enti e una consequenziale diminuzione della tassa sui rifiuti, che annualmente vediamo aumentare, nonostante l’impegno dei lucani a differenziare con cura e rispetto per l’ambiente. Chiediamo a Regione Basilicata e ai 131 sindaci dei Comuni lucani di non farsi sfuggire questa occasione e ricercare nei tempi previsti un luogo dove poter creare un impianto di compostaggio, lasciando stare il dogmi del sindaco di Matera, che al bene collettivo antepone quello di alcuni comitati, che hanno come missione solo quella di fermare il progresso”.