La forestazione si annuncia il primo stress test per la neonata giunta Bardi. Le segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uil a Uil sollecitano la convocazione di un incontro urgente, già chiesto per le vie ufficiali nei giorni scorsi, per scongiurare lo slittamento del calendario forestale che significherebbe, secondo i sindacati, la perdita di giornate lavorative e di salario. “Entro l’inizio della prossima settimana – mettono in chiaro i segretari generali Vincenzo Cavallo, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello – ci aspettiamo di essere convocati dal presidente in quanto organizzazioni più rappresentative del settore.”
Per i tre segretari “non c’è più tempo da perdere: i cantieri devono partire il più presto possibile e senza interruzioni. Altre soluzioni pasticciate, come quelle che circolano in questi giorni, per noi sono improponibili perché significherebbero riconsegnare il comparto forestale alle incertezze del passato che tanto faticosamente ci siamo messi alle spalle con la riforma della passata legislatura. Se l’idea è quella di smontare tutto e ricominciare da capo, noi non resteremo con le mani in mano”.
Quello dei sindacati è quasi un ultimatum se è vero che, in assenza di una convocazione, i leader di Fai, Flai e Uila già preannunciano la proclamazione dello stato di agitazione, preludio di un possibile sciopero generale dei circa 5 mila addetti della filiera.