La Cisl lancia l’allarme sul programma Garanzia Giovani. Poche, secondo il sindacato, le adesioni da parte dei giovani lucani rispetto alla platea potenziale dei beneficiari e difficoltà si registrano anche per le aziende. Per il segretario della Cisl, Nino Falotico, “è necessario mettere in campo una grande campagna di informazione e scouting che coinvolga prima di tutto i consulenti del lavoro e i consulenti aziendali per sensibilizzare adeguatamente le imprese a sfruttare le opportunità offerte dal programma Garanzia Giovani. Le risorse per la promozione ci sono, circa 80 mila euro, e si devono spendere bene e subito – aggiunge Falotico – per recuperare il tempo perso in questi mesi. In tal senso come Cisl abbiamo proposto la convocazione di un tavolo di confronto con Regione, sindacati, centri per l’impiego, associazioni imprenditoriali e consulenti per mettere a punto un programma di azioni mirate sul territorio. L’obiettivo è elevare il livello di consapevolezza, sia dei giovani che delle imprese, delle misure contenute nel piano d’azione regionale di Garanzia Giovani”.
“Oggi, infatti, a fronte di una platea elevatissima di giovani lucani under 29 che non sono più impegnati in un corso di studio o formazione e che non hanno alcun rapporto lavorativo o di tirocinio formativo, circa 30 mila in tutta la regione, le adesioni al programma sono state finora troppo poche, poco più di 5 mila, vale a dire solo uno su sei, indice del diffuso clima di sfiducia e scoraggiamento che serpeggia tra i giovani lucani; e se a questo aggiungiamo che l’adesione da parte delle aziende private è quasi inconsistente, anche per via dei ritardi burocratici che hanno rallentato di molto la messa a regime del piano, è evidente che c’è il rischio, ancora una volta, di non utilizzare i fondi a disposizione o di spenderli male”.
Per il segretario della Cisl lucana “è necessario, pertanto, che i soggetti preposti diano segnali di responsabilità e soprattutto di discontinuità con il recente passato. Abbiamo valutato positivamente la possibilità offerta al sistema produttivo lucano di partecipare al bando regionale di Garanzia Giovani per proporre tirocini per i giovani e dare un’opportunità diretta a quanti aspirano a maturare un’esperienza lavorativa in un contesto aziendale; ora perà bisogna evitare che i progetti siano rivolti più ad utilizzare le risorse che a formare profili professionali aderenti alle necessità del mercato del lavoro e alle richieste del mondo imprenditoriale. Per questo motivo riteniamo necessario che si incrementi l’attività di scouting avviata positivamente dai centri per l’impiego che dovrà essere, a nostro avviso, anche l’occasione per testare sul campo un modello più efficiente di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, anche in vista della riforma degli ammortizzatori sociali. Inoltre, come sta avvenendo in molte regioni attraverso il partenariato, attivare dei veri centri servizi strutturati di supporto ai giovani su tutto il territorio regionale”.