Incidente Calenzano, Cavallo (Cisl): «Non tutto il possibile è stato fatto per evitare questa tragedia»

«Siamo sgomenti per questa ennesima tragedia sul lavoro e ci stringiamo alle famiglie delle vittime. È inaccettabile questo bilancio di sangue che sembra non avere fine. Altre viste spezzate, altre famiglie distrutte, altro dolore. Ci aspettiamo indagini rigorose per un rapido accertamento delle circostanze e delle responsabilità che sono alla base di questo episodio, costato la vita a cinque lavoratori, tra i quali i lucani Gerardo Pepe e Franco Cirelli, mentre un altro giovane lucano, Luigi Murno, è ricoverato in gravi condizioni. Resta l’agghiacciante consapevolezza che non tutto il possibile è stato fatto per evitare questo gravissimo incidente. È evidente che anche in questo caso non c’entra il destino, ma una probabile falla nelle procedure di sicurezza in un settore notoriamente ad altissimo rischio. Dietro questo genere di episodi c’è anche l’insensata rincorsa dell’efficienza a tutti i costi che alimenta la catena di appalti e sub appalti e che produce un generale allentamento delle maglie della sicurezza. È ora di dire basta e di aprire una riflessione collettiva su un modello economico che ha messo al centro il profitto e che non è più sostenibile sul piano umano oltre che su quello ambientale. E serve farlo al più alto livello istituzionale. L’impegno per la sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere politico prima ancora che amministrativo. Ci sono stati avanzamenti negli ultimi anni sul piano legislativo, come la patente a punti per le imprese fortemente sostenuta dalla Cisl, ma le leggi, anche le più severe, per essere efficaci devono essere sostenute sul piano culturale, con più formazione e sensibilizzazione, e da una rete di controlli che deve essere capillare».

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