Da lunedì 26 settembre i lavoratori della Sagest impegnati nella commessa di coibentazione nell’indotto Eni sono in ferie forzate poiché l’azienda ha subito una decurtazione delle attività in previsione del cambio appalto e del subentro della Tecnoindustrie. La denuncia arriva dal segretario della Fim Cisl Basilicata Giovanni La Rocca. In una nota il sindacalista ricorda che “il patto di sito sottoscritto da Eni, Regione Basilicata, Confindustria e sindacati prevede un confronto per il passaggio delle attività e di tutti i lavoratori impegnati sulla commessa”. La Rocca lamenta che nel caso della Sagest “i lavoratori sono stati messi in ferie perché le attività sono svolte e delocalizzate in altre aziende dell’indotto” e chiede alla compagnia petrolifera il rispetto delle regole e dei lavoratori. “Confidiamo in un immediato intervento in modo di arrivare alla data del 3 ottobre, concordata con Confindustria, per fare chiarezza e per concordare il ripristino dell’integrità della commessa alla Sagest in attesa del cambio appalto”, conclude il sindacalista della Fim Cisl