Dalla Cisl arriva una bocciatura alla delibera dell’Arpab che proroga fino al 30 giugno 2019 alcuni contratti di somministrazione relativi al cosiddetto masterplan. Per il segretario generale, Enrico Gambardella, “la soluzione escogitata dall’Arpab è insufficiente in quanto non risolve il problema di dare continuità e sistematicità alle di attività monitoraggio ambientale e tutela del territorio, in particolare nelle aree interessate dalle estrazioni petrolifere, né consente il mantenimento dei livelli occupazionali in quanto determinerebbe la perdita di gran parte delle professionalità finora impiegate, professionalità che la stessa agenzia aveva definito essenziali per l’implementazione delle attività del masterplan. A fronte della durata ventennale delle concessioni petrolifere – continua il sindacalista – il monitoraggio ambientale non può essere limitato al solo triennio di durata del masterplan, ragion per cui dal tavolo di confronto del prossimo 11 gennaio ci aspettiamo che Regione e Arpab esprimano la concreta volontà di istituzionalizzare le attività del masterplan mediante una programmazione di lungo periodo delle attività, l’adeguamento della dotazione organica alle nuove esigenze e la calendarizzazione delle procedure concorsuali relative a tutte le professionalità necessarie a garantire le attività istituzionali così implementate. Solo così – conclude Gambardella – l’Arpab può risolvere la propria crisi di credibilità nella consapevolezza che solo un’agenzia strutturata e autorevole può assicurare alle comunità un monitoraggio continuo e trasparente”.