Visibilmente soddisfatti per la buona riuscita della manifestazione, “organizzata in meno di una settimana”, hanno tenuto a sottolineare, al Cecilia non è mancato il contributo dei leader regionali. “Passo dopo passo la Cisl sta portando a casa enormi risultati frutto di un lavoro di squadra certosino e che viene incontro alle giuste attese dei giovani, dei futuri pensionati e dei più deboli”, ha detto a margine dell’incontro la segretaria della Cisl Campania, Doriana Buonavita. “Una strada che non sempre è stata in discesa perché la confederazione ha dovuto discutere non poco per far introdurre importanti provvedimenti nella legge di bilancio sui temi delle politiche per il lavoro. Questo a dimostrazione che con il confronto costruttivo si possono raggiungere risultati non solo per il benessere dei lavoratori ma l’intero Paese. Metodo che consolida la tesi da sempre sostenuta dalla Cisl sulla partecipazione quale elemento costitutivo delle relazioni sindacali e fattore di rafforzamento della democrazia”.
La segretaria della Cisl Puglia, Daniela Fumarola, ha evidenziato che “per vocazione la Cisl è il sindacato che contratta, ecco perché l’intesa con il governo è un passo avanti rispetto agli ultimi confronti che avevamo avuto in materia previdenziale. L’assemblea dei quadri e delegati dà forza a quella equità e flessibilità del sistema pensionistico sulle quali abbiamo creduto sin dalle prime battute. Ci sono molti elementi migliorativi nell’intesa con il governo insieme alle condizioni per cambiarla in meglio con ulteriori modifiche in sede parlamentare”.
Per il segretario della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, “la buona politica che dialoga con il sindacato è più forte di qualsiasi algoritmo statistico. Il compito del sindacato – ha aggiunto – è contrattare per portare a casa risultati che migliorano la qualità della vita delle persone. Con questo accordo abbiamo sostanzialmente sterilizzato l’aumento dell’età pensionabile stabilito dalla legge Fornero e aperto un percorso per rendere il sistema previdenziale più equo, flessibile e allo stesso tempo sostenibile sul piano finanziario. Per circa 30 mila lavoratori addetti ad attività usuranti si apre ora la possibilità di andare in pensione prima. Sfido chiunque a sostenere carte alle mano che questo non è buon accordo”.