Dopo l’attivo dei delegati di Fca che si è tenuto nei giorni, prosegue il ciclo di incontri in videoconferenza della Fim Cisl Basilicata sui temi del lavoro. Occhi puntati su Melfi, necessariamente al centro della scena dopo il battesimo di Stellantis, sulle situazioni di crisi che si registrano nel settore, ma anche sul negoziato per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici che riprenderà il 2 febbraio. Lunedì 1° febbraio, in mattinata, si parlerà con i rappresentanti sindacali delle prospettive produttive e occupazionali del distretto lucano dell’automotive. Nel pomeriggio toccherà ai rappresentanti sindacali della Fim del Potentino e del Materano dare voce alle tante emergenze aziendali in corso, come Ferrosud e Giuzio.
Per il segretario generale dei metalmeccanici della Cisl, Gerardo Evangelista, “serve un rilancio di tutta la filiera dell’indotto di Melfi per mantenere i posti di lavoro e per consentire il rientro a lavoro delle maestranze di tutto il comprensorio”. Secondo Evangelista “bisogna valorizzare il vantaggio competitivo di avere un parco fornitori all’interno del comprensorio, collegato direttamente allo stabilimento. Per farlo tutti devono remare nella stessa direzione: le aziende che investono e le istituzioni che devono creare le condizioni di contesto adatte, assicurare servizi efficienti e un sistema di trasporti sicuro. Francamente tanto la Regione quanto le Province non ci sembrano del tutto consapevoli di avere a che fare con un comprensorio industriale che muove ogni giorno 15 mila persone”.
Evangelista guarda con preoccupazione all’intreccio tra crisi sanitaria e crisi di governo: “Oggi le famiglie vivono momenti di sconforto e la cosa peggiore è assistere ad una politica litigiosa e priva di senso di responsabilità verso un paese che è attanagliato dalla pandemia”. Il sindacalista auspica “un’efficace politica industriale per aiutare la competitività del sistema paese e costruire un futuro in cui i figli possano stare meglio dei padri. Il paese va unificato intorno ai valori di solidarietà, lavoro e sviluppo. È quello che come Fim stiamo cercando di fare nel negoziato per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. La posta in gioco – conclude Evangelista – non è solo il salario ma anche la sicurezza, la riforma dell’inquadramento per valorizzare le competenze, la formazione, la partecipazione e tanto altro”.