“Il fatto rilevante è che ancora una volta la sanità lucana finisce nel mirino della magistratura, segno che ci sono problemi strutturali che la politica non ha saputo o voluto risolvere. In attesa di comprendere i contorni esatti della vicenda e fermo restando il principio della presunzione d’innocenza per tutti gli indagati, è di tutta evidenza che la sanità lucana, anche in ragione dei cospicui investimenti previsti dal PNRR, necessita di una profonda opera riformatrice che metta al centro i bisogni di salute del cittadino, dalle liste di attesa alla medicina territoriale, e assicuri la piena trasparenza dei processi decisionali e degli appalti. Se non è in grado di farlo la politica regionale, si prenda in considerazione anche l’ipotesi del commissariamento”. Lo ha detto stamane il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo commentando l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Potenza sulla sanità lucana.
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Secondo Cavallo “non sono ammissibili zone grigie e collusioni quando è in gioco la salute dei cittadini. Sono questioni che la Cisl e tutto il movimento sindacale lucano pongono da anni con forza e determinazione nella convinzione che una vera riforma sanitaria non può essere concepita in camera caritatis senza confronto e condivisione con le forze sociali della regione e in nome di una concezione autocratica del potere. Siamo davanti al fallimento della politica e di una filosofia di governo che pensa di poter risolvere i problemi senza confronto sociale, con un danno gravissimo inferto alla credibilità delle istituzioni e alla tutela di un diritto fondamentale come quello alla salute”.
Per il segretario della Cisl Medici Basilicata Serafino Rizzo “la frequenza di inchieste che hanno come oggetto il sistema sanitario regionale impone una seria riflessione di natura etica e politica. Noi come sindacato pretendiamo che si faccia piena luce non solo dal punto di vista giudiziario, con tutte le garanzie del caso, ma soprattutto dal punto di vista politico. Per questo consideriamo necessaria la costituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulla sanità lucana”.
Secondo il segretario generale della Cisl Fp Basilicata Pino Bollettino “da tempo denunciamo le carenze e le inefficienze del sistema sanitario regionale, con il progressivo abbandono del territorio e l’impoverimento della rete assistenziale in termini di risorse umane e competenze. Questa ennesima inchiesta conferma che da troppo tempo le esigenze di salute dei cittadini e la valorizzazione delle tante professionalità che operano nella sanità lucana non sono la priorità della classe politica regionale”.