“Siamo vicini ai lavoratori della Garramone e ribadiamo la necessità di una manutenzione straordinaria del patto di sito per la Val d’Agri che, anche alla luce di questa e di altre vicende, evidenzia l’urgenza di un aggiornamento nei suoi contenuti e nelle sue procedure. È di tutta evidenza che il patto di sito, concepito quale strumento di governance delle relazioni industriali in una realtà complessa e per certi versi inedita, come l’impianto Eni, ha risposto solo in parte alle aspettative che ci eravamo prefissati nel 2012 anche perché in questi anni sono intervenute profonde trasformazioni economiche e culturali che impongono una verifica e un eventuale aggiornamento dello strumento concertativo per meglio rispondere alle rinnovate esigenze di tutela del lavoro, della salute e dell’ambiente. In questo senso, vogliamo rinnovare l’invito alle organizzazioni imprenditoriali, in particolare a Confindustria, che sono chiamate a svolgere con maggiore energia un ruolo di sintesi nei confronti delle aziende associate. Allo stesso tempo deve essere compito della Regione Basilicata creare le condizioni affinché la strumentazione negoziale creata con il patto di sito operi con piena legittimità, efficacia e trasparenza adoperandosi per una reale convergenza di interessi. Per quanto ci riguarda resta intatto l’obiettivo di fondo che ci siamo assegnati con la sottoscrizione del patto di sito: assicurare una governance coordinata delle relazioni industriali e trovare un punto di equilibrio più avanzato tra produzione e tutela dell’ambiente per un vero sviluppo sostenibile. Un patto rinnovato ci consentirà di cogliere con maggiore determinazione tali obiettivi”. È quanto dichiara il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella.