Oggi si è svolta l’assemblea dei lavoratori della Plastiche Melfi indetta da Fim, Fiom, Uilm e Fismic che ha deliberato la fine del presidio davanti alla fabbrica alle luce dell’accordo raggiunto in Regione che prevede la riapertura dello stabilimento il 20 aprile con il mantenimento dei livelli occupazionali e la garanzia del rispetto degli impegni sottoscritti in Confindustria, a partire dal piano industriale del marzo 2019. La Rsu monitorerà lo stato di avanzamento dei lavori di ristrutturazione della fabbrica.
“Grazie alle lotte dei lavoratori durate cinque settimane, con presidi, comunicati, volantinaggi in tutte le aziende dell’indotto Fca e davanti alla regione, si è raggiunto l’obbiettivo della riapertura dello stabilimento e il rientro dei lavoratori all’interno della fabbrica”, spiegano i sindacati che nei prossimi giorni chiederanno un incontro all’azienda per la definizione di un crono-programma dettagliato delle attività produttive da realizzare a partire dal 20 aprile al fine di salvaguardare tutti i livelli occupazionali. I lavoratori sono coperti infatti dalla cassa integrazione ordinaria fino al 19 aprile, per il tempo necessario al completamento dei lavori.
Fim, Fiom, Uilm e Fismic ribadiscono la loro opposizione a ogni ipotesi di delocalizzazione: “Grazie alle tante iniziative di lotta fatte insieme ai lavoratori e alle sinergie attivate con l’assessore regionale Cupparo e le interlocuzioni con Fca, abbiamo scongiurato la perdita di 40 posti di lavoro. In una fase di incertezza legata all’emergenza coronavirus – concludono i sindacati – il nostro auspicio è che la salita produttiva del nuovo modello Compass possa determinare le condizioni per la piena occupazione in tutte le aziende dell’area industriale di San Nicola di Melfi”.