Gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2012 in Basilicata, sono diminuiti del 12,89 per cento rispetto all’anno precedente. Lo rileva il rapporto annuale 2012 della Direzione regionale Inail. Complessivamente sono 4.323 gli infortuni sul lavoro così suddivisi: 3.879 sui luoghi di lavoro, 179 sulla strada e 444 lungo il tragitto verso il luogo di lavoro. Il 75 per cento dei casi di infortunio si è verificato nei settori dell’industria e dei servizi (3.259 casi); il 18 per cento in agricoltura (768 casi) e il 7 per cento ha coinvolto i dipendenti dello Stato (296 casi).
In netto aumento le morti bianche. Gli incidenti mortali nel 2012 sono stati 13 (10 nel settore dell’industria e dei servizi, 3 in agricoltura) rispetto ai 9 casi del 2011. Le malattie professionali denunciate nel 2012 sono state in totale 501, con un incremento del 10,36 per cento rispetto alle 454 del 2011. Di queste 460 denunce in industria e servizi (rispetto alle 429 denunce del 2011); 38 denunce in agricoltura (rispetto alle 25 denunce del 2011); 3 denunce dipendenti conto Stato (rispetto a nessuna denuncia del 2011).
“Il rapporto Inail sugli infortuni nel 2012 è a dir poco allarmante e segnala una pericolosa sottovalutazione del fenomeno”. Lo sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, che si dice “estremamente preoccupato per l’incremento degli infortuni mortali”. Per Falotico “anche il calo degli infortuni va letto alla luce del crollo dell’occupazione, specie di quella nel comparto industriale. La precarizzazione delle condizioni di lavoro conducono alla sottovalutazione delle fonti di rischio e quindi ad una maggiore esposizione agli infortuni. Anche l’incremento della malattie professionali indica un peggioramento evidente delle condizioni lavorative dovuto alla crisi economica”.