Si terrà domani, sabato 14 dicembre, a partire dalle ore 9 e 30, presso il Park Hotel a Potenza, l’assemblea generale regionale indetta da Cgil Cisl Uil di Basilicata nell’ambito delle iniziative programmate in tutta Italia per il lavoro e contro la legge di stabilità. Le tre confederazioni sindacali, dopo lo sciopero unitario di novembre (nella foto un momento del comizio finale in Piazza Prefettura), hanno indetto una serie di mobilitazioni nelle principali città italiane per difendere e ridare futuro al lavoro e per chiedere di modificare la legge di stabilità. Legge che, secondo Cgil Cisl Uil, “non dà risposte ai lavoratori, penalizza i pensionati, conferma la sottrazione della contrattazione ai lavoratori pubblici, non presenta soluzioni agli esodati e lascia nell’incertezza i finanziamenti alla Cig in deroga e ai contratti di solidarietà”.
Cgil Cisl Uil di Basilicata ritengono “necessario riaprire il confronto sulla legge di stabilità per ottenere: una significativa riduzione della pressione fiscale sul lavoro e un aumento delle detrazioni per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti e per i pensionati, con una diminuzione del carico per le imprese che assumono e investono (misura che garantirebbe una maggiore equità sociale e una ripresa pur parziale dei consumi); l’annullamento dei tagli alle risorse destinate ad ammortizzatori in deroga e contratti di solidarietà (unici strumenti di contrasto alla crisi e di garanzia di sostegno al reddito per chi perde il posto di lavoro); la soluzione dell’emergenza esodati; la creazione di buona occupazione, con interventi efficaci per dare una speranza di lavoro ai giovani”.
Per i sindacati “è necessario inoltre che si sblocchi il turn-over nella pubblica amministrazione, che attraverso l’intervento qualificato nelle politiche attive del lavoro e nei servizi all’impiego, s’incroci la domanda con l’offerta di lavoro, e che si definisca un piano per la stabilizzazione dei precari sia nel settore privato che in quello pubblico; il rafforzamento della detassazione del salario di produttività, che va estesa anche ai lavoratori del settore pubblico, per porre fine ad un’esclusione iniqua e ingiusta che colpisce milioni di lavoratori; il potenziamento della lotta all’evasione fiscale, la riduzione della spesa pubblica improduttiva e dei i costi della politica, destinando le risorse derivanti al taglio del cuneo fiscale, in particolare all’Irpef dei lavoratori”.
Cgil, Cisl e Uil Basilicata fanno sapere, inoltre, che “se gli obiettivi indicati non verranno raggiunti, la mobilitazione continuerà nei modi e nelle forme che riterranno più opportuni, al fine di spingere governo e parlamento ad una riflessione urgente sulla necessità di un reale cambiamento di rotta nelle politiche di sviluppo per il Paese”.