All’indomani dell’accordo nazionale sulle uscite incentivate negli stabilimenti del gruppo Stellantis, il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista dice basta allo stato di incertezza che aleggia su Melfi e invita l’azienda ad accelerare sugli investimenti programmati. «Il tema non è scegliere tra elettrico ed endotermico, ma capire in modo chiaro qual è la strategia europea sul futuro dell’industria automobilistica. La sostenibilità ambientale è una tema che interessa tutti – spiega il sindacalista della Fim – ma andare avanti senza prima intervenire sulla rigenerazione delle aziende e senza un progetto di riconversione industriale e di garanzie di nuove commesse ci saranno di sicuro conseguenze su molte aziende con la conseguente perdita di posti di lavoro anche nel polo automotive di Melfi. La notizia dello stop alla vendita di automobili diesel e benzina entro il 2035 ha determinato una situazione di incertezza sia tra chi produce auto sia tra chi compra».
Secondo Evangelista «purtroppo scontiamo ancora una volta la mancanza di una strategia sull’industria dell’automotive a livello internazionale in cui istituzioni e imprese non hanno delle direttive chiare per operare nella stessa direzione. Anche i vari aiuti al momento non portano vantaggi agli stabilimenti italiani e ai tanti lavoratori di Stellantis, per questo bisogna accelerare per tamponare le scelte affrettate dell’Unione Europea realizzando investimenti sulle aziende che si appresteranno a preparare i particolari delle nuove autovetture con motorizzazioni ecologiche. Nei prossimi mesi – avverte il segretario della Fim Cisl lucana – bisogna sapere i dettagli del piano industriale per lo stabilimento di Melfi, oltre al completamento dell’assegnazione delle commesse alle aziende dell’indotto per recuperare il terreno perduto ed eliminate le incertezze sia tra gli imprenditori che tra i lavoratori».
«Il prossimo semestre sarà importante per Melfi perché ci avviamo al taglio del nastro della nuova produzione, tuttavia le aziende dell’indotto per essere competitive e innovarsi devono investire e per investire devono sapere nel dettaglio la produzione che devono fare per farsi trovare pronti. Il sito lucano deve andare avanti sul programma di messa in produzione dei nuovi modelli per dare il via alla transizione produttiva e tecnologica dell’elettrificazione della produzione made in Basilicata, ma allo stesso tempo occorre fare chiarezza sul mantenimento di almeno una nuova autovettura con motore endotermico a marchio Jeep, anche perché in questa fase sono troppi i punti interrogativi che aleggiano sui volumi produttivi e sul mantenimento dei posti di lavoro», conclude Evangelista.