“I problemi occupazionali non si risolvono solo con la proroga del contratto di solidarietà che deve servire per mettere in sicurezza l’occupazione e accompagnare lo stabilimento lucano verso la nuova era elettrica”. È quanto sostiene il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista che chiede al governo regionale e alle istituzioni locali di accompagnare la strategia di rigenerazione industriale e tecnologica del sito per tenere insieme transizione ecologica e giustizia sociale. Secondo Evangelista “la cosa positiva è aver confermato integralmente tutti i contenuti in materia di investimenti, riorganizzazione, occupazione e gestione riportati nella premessa all’accordo del 25 giugno 2021 per lo stabilimento di Melfi, così come è stato importante inserire la formazione e la garanzia della maturazione dei ratei mensili dei relativi istituti contrattuali e di legge”.
“Ora parte un periodo di transizione importante per Melfi, anche se sappiamo benissimo che ci sono molti ostacoli prevedibili e imprevedibili da gestire, come la pandemia, la crisi dei semiconduttori e le incertezze legate alla guerra e alle sue conseguenze sul mercato energetico, oltre alla preoccupazione per la crisi politica che si è aperta nelle ultime ore. In questo percorso il governo nazionale e le istituzioni locali devono giocare un ruolo fondamentale per accompagnare la strategia di rigenerazione industriale e tecnologica del sito automotive della Basilicata con interventi e investimenti su politica industriale, infrastrutture, innovazione e capitale umano, avendo ben chiaro che una fabbrica nasce e si rigenera solo se si creano le condizioni. Non si può pensare di andare avanti a discapito dei lavoratori ma bisogna mettere insieme la transizione ecologica e la giustizia sociale”.