“Non si può essere approssimativi su una gara che coinvolge 1.300 lavoratori con le loro famiglie. Nella giornata del 21 dicembre abbiamo assistito nuovamente ad una pagina buia per il trasporto pubblico locale, nonostante l’irresponsabile enfasi dell’assessore Merra che continua a vendere lo spezzatino lucano del trasporto come una grande rivoluzione, che per chi nel settore ci lavora ha tutto il sapore di una drammatica e devastante incertezza”. È quanto scrive in una nota la segreteria regionale della Fit Cisl Basilicata. “Non comprendiamo – si legge nel comunicato – di come si possano mettere in secondo piano i lavoratori, lasciando la patata bollente della suddivisione delle unità per bacino ai sindacati che si ritroveranno a dover gestire una situazione incontrollabile, e come si possa immaginare che un lavoratore che oggi lavora nella provincia di Potenza possa essere utilizzato nel bacino di Matera o addirittura in quello interregionale. L’assessore e il suo staff ci sembra chiaro che non hanno pensato a questa terribile ma realistica eventualità”.
“Qualcuno pensa di difendere i lavoratori con un sistema che devasta sostanzialmente il quadro del TpL conosciuto, distruggendo regole e stato giuridico del personale, questo settore è fatto di regole e non dall’Art di cui il dirigente dell’ufficio trasporti si è innamorato. Ci chiediamo – prosegue il comunicato – che fine ha fatto la politica, abbiamo un assessore che ha demandato le sue prerogative e quelle del governo regionale a un manipolo di burocrati che continuano imperturbati a distruggere il settore e ora si elevano addirittura a risolutori delle questioni, sulla nuda pelle dei lavoratori”.
“Più volte a gran voce e con ben 96 ore di sciopero, i lavoratori unitamente alla sola segreteria della Fit Cisl hanno manifestato contro il pericolo che tale atto produceva al settore, sostenendo di contro che l’unica soluzione sarebbe stata un’unica azienda regionale come già fatto in altre regioni, ma evidentemente non si è voluta accogliere la nostra proposta per gli evidenti interessi di parte del Governo del Cambiamento. A riguardo riteniamo opportuno denunciare tutta la strumentale sordità di una classe politica insensibile ai continui allarmi lanciati dal sindacato, che ha preferito anteporre agli interessi di bottega quelli del bene dei lavoratori e delle migliaia di pendolari che utilizzano il trasporto pubblico locale”.
Nel comunicato la segreteria regionale della Fit Cisl ribadisce che “metterà in campo tutte le azioni tese a contrastare tale illogico provvedimento che determinerà esuberi di personale e quindi potenziali licenziamenti dei lavoratori autoferrotranvieri della Basilicata, licenziamenti non contenuti nella legge del TpL di Basilicata, che vogliamo ricordare è sempre quella del 26 Luglio 1998 n. 22 e che qualcuno vorrebbe ingiustificatamente cancellare, d’accordo con taluni spregiudicati personaggi del settore. Quello che più ci stupisce è una irresponsabile condivisione anche di alcuni yes man che si aggirano anche nelle fila di qualche piccolissimo sindacato che mira addirittura a ridurre anche i servizi dove egli stesso lavora oltre a voler cancellare quelli per le nostre comunità. Contro tutto questo troveremo le giuste forme per manifestare il forte dissenso di tutta la categoria”.